sabato 28 febbraio 2009

Ah, l'amour!

Sul sito morsbag.com si è appena conclusa un'altra divertente competizione intitolata "Valentine Bag Challenge", il cui tema era appunto San Valentino.
L'arduo compito di premiare le tre morsbag più belle create dai membri del gruppo è stato affidato a Claire e Joe, i due fondatori del sito, convolati a giuste nozze appena un paio di mesi fa. Chi meglio di loro avrebbe potuto farlo?

Per vedere i premi gentilmente messi in palio da Sazzie (una delle moderatrici del sito) e tutte le borse che hanno partecipato alla gara, basta cliccare qui.

Rullo di tamburi...

Il 1° premio è andato a St Paul Baggers.
La romantica unione patchwork di una tovaglia e una camicia da uomo!

Il 2° premio (incredibile, ma vero!) me lo sono aggiudicata io...
Questa borsa verrà usata per consegnare il regalo di nozze a due amici (Sonia & Carlo) che si sposeranno a luglio. I nomi delle coppie famose scritti sulla borsa, tra cui Adamo & Eva, Dante & Beatrice, Amleto & Ofelia, Ginger & Fred, Rocky Balboa & Adriana, Karen Blixen & Denys Finch Hutton, Frida Khalo & Diego Rivera, Sandra & Raimondo, Tarzan & Jane, Ulisse & Penelope, Topolino & Minnie, Carlo & Diana e molti altri, sono il mio augurio per una vita insieme piena d'amore e felicità.
(I nomi degli sposi sono scritti dentro i manici!)


Il 3° premio è andato a Beattie.
Tanti cuori ricavati da vecchie stoffe e avanzi di morsbag!

lunedì 9 febbraio 2009

Concorsi a go-go!

Nel primo post di questo blog ho già scritto qualcosa sui concorsi che si tengono di tanto in tanto sul sito morsbags.com, ma potrebbe essere interessante spiegare un po' meglio di cosa si tratta.

È importante premettere che noi morsbagger siamo persone energiche e piene di buona volontà, che passiamo gran parte del nostro tempo libero a cucire, da soli o in compagnia, delle eccezionali borse di stoffa e a cercare il modo migliore per far capire al mondo quanto sia importante smetterla di usare quelle terribili buste di plastica. Tuttavia, essendo anche persone ironiche, originali e molto creative, abbiamo costantemente bisogno di metterci alla prova e di testare le nostre potenzialità artistiche e rivoluzionarie. Per bacco!

Ed è proprio per questo che, ogni qual volta si trovi una buona scusa per farlo, viene indetto un nuovo concorso, una sorta di amichevole competizione aperta a tutti i membri del gruppo. Una bella sfida alla nostra fantasia!
Viene fissato un tema, una data di scadenza, un giudice e dei premi. Tutto quello che noi morsbagger dobbiamo fare è postare la foto della nostra borsa ispirata al tema stabilito e aggiungere qualche riga per spiegare la creazione con cui ci mettiamo in gara.

Dopo il primo concorso tenutosi a novembre-dicembre 2007 di cui ho già parlato (e di cui potete vedere le foto dei giudici e quelle delle borse premiate cliccando qui), ce ne sono stati altri due.

"Father's day morsbag competition" (in occasione appunto della festa del papà del 2008) in cui si chiedeva di creare la morsbag da uomo ideale: sì, una borsa che anche un uomo sarebbe stato fiero di usare sia per andare a fare la spesa così come nel suo tempo libero.
C'erano in gara tante borse molto belle e immagino non sia stato facile scegliere, ma ricordo che il giudice di allora, nella sua motivazione, aveva dato particolare importanza alla semplicità e alla sobrietà.
Queste sono le prime tre classificate con i nickname delle loro creatrici.

1° Simply Sewing
2° Mistipebs
3° Zappers



"Zaniest morsbag competition" (il concorso per la morsbag più bizzarra - realizzata con materiale riciclato!) tenutosi a ottobre-novembre 2008 e ispirato alla divertente "borsetta da sera" creata da Claire con una borsa dell'acqua calda da riciclare. Inimitabile!


Queste le tre borse vincitrici e i nickname delle loro creatrici.

1° Krisaby
2° Offcuts
3° Selby Baggers



La prima è stata creata con una busta da drenaggio, la seconda con dei calzettoni spaiati e la terza con un panchetto e una cuffia da doccia.

Che ve ne pare? Non sono fantastiche?!

sabato 7 febbraio 2009

"Stat morsbag pristina nomine..."


Tutti sanno che le borse di stoffa per andare a fare la spesa, ovvero le vecchie "sporte" come le chiama ancora mia nonna, esistono da molto prima delle buste di plastica (entrate in uso su larga scala a partire dagli anni cinquanta) e quindi le morsbags non sono certo una novità, ma rappresentano oggi una sana e attualissima riscoperta che potrebbe fare un gran bene a tutto il nostro pianeta.

Nell'introduzione del blog ho citato il nome della fondatrice di morsbags.com, Claire Morsman (nella foto), e vorrei darvi qualche informazione in più su di lei e su come ha cominciato il suo progetto, utilizzando parti di articoli e interviste che, per chi ha dimestichezza con l'inglese, può leggere per intero visitando www.resurgence.org oppure news.sky.com.

Claire, che vive in una barca sui canali della zona est di Londra, racconta di aver deciso di dare inizio a morsbags una sera in cui non ne poteva più di veder galleggiare intorno a sé un'enorme quantità di buste di plastica e non poteva fare a meno di chiedersi dove tutta quella plastica andasse a finire. Dopo aver fatto delle ricerche su Internet e aver trovato moltissimi dati scoraggianti riguardo a come la flora e la fauna marina soffrissero le conseguenze di questa enorme presenza di plastica nei mari e negli oceani, ha capito che poteva fare qualcosa di semplice e immediato: non accettare più nessuna busta di plastica e cucire le proprie borse di stoffa utilizzando tessuti riciclati.

Da lì il passo è stato breve: ha subito chiesto a sua madre di aiutarla a creare un modello di borsa facile da cucire e ha pensato che pubblicandolo online, molte persone avrebbero potuto fare lo stesso. Joseph, il marito di Claire, si è occupato della creazione del sito. Dal giorno in cui è stato messo online (il 14 gennaio 2007) è iniziato il passaparola e ad oggi, grazie a centinaia di morsbagger in tutto il mondo, sono state fatte e distribuite quasi 37.000 borse, in grado di rimpiazzare circa 18 milioni di buste di plastica nel corso del loro ciclo di vita.

I morsbagger di tutto il mondo che hanno creduto in questa idea e hanno subito tirato fuori dalla soffitta le loro vecchie macchine da cucire, sono andati nell'armadio a cercare vecchie tende e lenzuoli a cui donare nuova vita e hanno dedicato a questo il loro tempo prezioso hanno dimostrato che l'impegno di ognuno di noi conta davvero e che cucire morsbags per migliorare il proprio rapporto con il mondo fa la differenza.

Il modello di una morsbag è estremamente semplice (solo cuciture dritte) in modo che chiunque possa realizzarne una. Le persone che hanno esperienza nel cucito aggiungono a volte delle piccole modifiche come una tasca o un decoro, oppure fanno delle variazioni sulla lunghezza dei manici, usano le tecniche patchwork o del quilting. Dare spazio all'inventiva e alla creatività va benissimo, ma l'importante è che si usi il più possibile materiale riciclato, in modo da ridurre la quantità di rifiuti e non sia necessario produrre e trasportare nuova stoffa, utilizzando enormi quantità di pesticidi, acqua e carburante.

Il programma di morsbags prevede che le borse, una volta cucite vengano distribuite per strada, in un mercato o davanti a un supermercato alle persone che vanno a fare la spesa, ma a chi non si sente così intrepido, Claire consiglia di cominciare regalandole ad amici, parenti, colleghi di lavoro o vicini di casa oppure di lasciarle in qualche negozio in modo che chiunque si mostri interessato possa prenderne una. Le morsbags sono gratuite, non si discute, e questo rappresenta la loro forza e la loro libertà. Inoltre, hanno sempre un'etichetta con su scritto l'indirizzo del sito, in modo che chiunque possa facilmente leggerlo e incuriosito andare a vedere di che si tratta.

Un'ultima curiosità... il nome morsbag, come forse qualcuno avrà già dedotto, deriva dalla prima parte del cognome di Claire, "Morsman" e la parola inglese "bag" (borsa).
Chissà se riuscirò a spiegarlo a mia nonna...

lunedì 2 febbraio 2009

È stato amore a prima vista!

Una sera d'inizio ottobre del 2007, mi sono imbattuta per caso in un interessante post di Tippitappi che parlava appunto di borse di stoffa e presentava www.morsbag.com.
Mi è bastato entrare nel sito per capire che si trattava di un'idea fantastica, capace di riunire in sé molte delle cose che amo e in cui credo: il rispetto per il mondo che ci circonda, l'importanza di ridurre i nostri bisogni e riciclare ciò che già abbiamo, il valore di ciò che è fatto a mano, la forza della socialità e della condivisione. E poi il sottotitolo, "Sociable Guerilla Bagging", che appare nella prima pagina del sito, mi è sembrato un fantastico inno all'azione, alla fiducia e all'entusiamo.

Al tempo non avevo ancora una macchina da cucire, ma mi sono subito registrata e ho creato il mio "pod", che si chiama appunto I bag you. Un "pod" (che in inglese significa "piccolo branco di animali marini") è in sostanza un gruppo di persone che si ritrovano per cucire insieme e condividere un bicchiere di vino, un caffè o una fetta di torta. Tuttavia, esistono anche molti "solo podder", gruppi mononucleari formati da una persona sola che cuce quando vuole e quando può in assoluta autonomia. Anch'io sono stata una "solo podder" per qualche mese prima di cominciare a coinvolgere alcune amiche e colleghe, che pensavo avrebbero apprezzato l'idea, e la mia famiglia. E così è stato!

Questa è la mia prima morsbag decorata con tanti piccoli pezzetti di jersey ricavati da un vecchio paio di boxer del mio ragazzo (!) cuciti uno ad uno a mano con diversi fili colorati. Ci è voluto un sacco di tempo, ma ne è valsa la pena. Questa borsa infatti ha vinto il primo premio nel divertente concorso "Morsbags made from clothing" che si è tenuto sul sito a novembre-dicembre 2007. Le altre categorie in gara erano "Christmas morsbags" (morsbag di Natale) e "Children's morsbags" (morsbag per bambini).


 
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