sabato 7 febbraio 2009

"Stat morsbag pristina nomine..."


Tutti sanno che le borse di stoffa per andare a fare la spesa, ovvero le vecchie "sporte" come le chiama ancora mia nonna, esistono da molto prima delle buste di plastica (entrate in uso su larga scala a partire dagli anni cinquanta) e quindi le morsbags non sono certo una novità, ma rappresentano oggi una sana e attualissima riscoperta che potrebbe fare un gran bene a tutto il nostro pianeta.

Nell'introduzione del blog ho citato il nome della fondatrice di morsbags.com, Claire Morsman (nella foto), e vorrei darvi qualche informazione in più su di lei e su come ha cominciato il suo progetto, utilizzando parti di articoli e interviste che, per chi ha dimestichezza con l'inglese, può leggere per intero visitando www.resurgence.org oppure news.sky.com.

Claire, che vive in una barca sui canali della zona est di Londra, racconta di aver deciso di dare inizio a morsbags una sera in cui non ne poteva più di veder galleggiare intorno a sé un'enorme quantità di buste di plastica e non poteva fare a meno di chiedersi dove tutta quella plastica andasse a finire. Dopo aver fatto delle ricerche su Internet e aver trovato moltissimi dati scoraggianti riguardo a come la flora e la fauna marina soffrissero le conseguenze di questa enorme presenza di plastica nei mari e negli oceani, ha capito che poteva fare qualcosa di semplice e immediato: non accettare più nessuna busta di plastica e cucire le proprie borse di stoffa utilizzando tessuti riciclati.

Da lì il passo è stato breve: ha subito chiesto a sua madre di aiutarla a creare un modello di borsa facile da cucire e ha pensato che pubblicandolo online, molte persone avrebbero potuto fare lo stesso. Joseph, il marito di Claire, si è occupato della creazione del sito. Dal giorno in cui è stato messo online (il 14 gennaio 2007) è iniziato il passaparola e ad oggi, grazie a centinaia di morsbagger in tutto il mondo, sono state fatte e distribuite quasi 37.000 borse, in grado di rimpiazzare circa 18 milioni di buste di plastica nel corso del loro ciclo di vita.

I morsbagger di tutto il mondo che hanno creduto in questa idea e hanno subito tirato fuori dalla soffitta le loro vecchie macchine da cucire, sono andati nell'armadio a cercare vecchie tende e lenzuoli a cui donare nuova vita e hanno dedicato a questo il loro tempo prezioso hanno dimostrato che l'impegno di ognuno di noi conta davvero e che cucire morsbags per migliorare il proprio rapporto con il mondo fa la differenza.

Il modello di una morsbag è estremamente semplice (solo cuciture dritte) in modo che chiunque possa realizzarne una. Le persone che hanno esperienza nel cucito aggiungono a volte delle piccole modifiche come una tasca o un decoro, oppure fanno delle variazioni sulla lunghezza dei manici, usano le tecniche patchwork o del quilting. Dare spazio all'inventiva e alla creatività va benissimo, ma l'importante è che si usi il più possibile materiale riciclato, in modo da ridurre la quantità di rifiuti e non sia necessario produrre e trasportare nuova stoffa, utilizzando enormi quantità di pesticidi, acqua e carburante.

Il programma di morsbags prevede che le borse, una volta cucite vengano distribuite per strada, in un mercato o davanti a un supermercato alle persone che vanno a fare la spesa, ma a chi non si sente così intrepido, Claire consiglia di cominciare regalandole ad amici, parenti, colleghi di lavoro o vicini di casa oppure di lasciarle in qualche negozio in modo che chiunque si mostri interessato possa prenderne una. Le morsbags sono gratuite, non si discute, e questo rappresenta la loro forza e la loro libertà. Inoltre, hanno sempre un'etichetta con su scritto l'indirizzo del sito, in modo che chiunque possa facilmente leggerlo e incuriosito andare a vedere di che si tratta.

Un'ultima curiosità... il nome morsbag, come forse qualcuno avrà già dedotto, deriva dalla prima parte del cognome di Claire, "Morsman" e la parola inglese "bag" (borsa).
Chissà se riuscirò a spiegarlo a mia nonna...

2 commenti:

  1. Ciao! Volevo avvisarti che ho citato il tuo post per parlare dell'iniziativa nel mio blog (http://agoracafe.giovani.it/diari/2983028/morsbags.html).
    Spero non ti dispiaccia.
    Complimenti per le bags e per il blog!
    Nie

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  2. Ciao.. ho inserito su facebook il link al tuo blog spero nn ti dispiaccia..., proprio in questi giorni pubblicizzavo il Pacific Trash Vortex di cui molta gente nn conosce l'esistenza! Complimenti per le borse cerkero di cucirne anke io

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